Back to you
by Giandomenico Veneziani @g_veneziani
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"Sono in missione.
Il mio mondo sta morendo, tutto intorno a me perde forza vitale.
Tutto svanisce e la battaglia per la sopravvivenza si trasforma in odio e dolore.
Viaggio alla ricerca di una soluzione. Non ho destinazione, non c'è punto di arrivo. Mi muovo cercando di catturare l'essenza della rinascita.
C'è un varco davanti a me, credo sia una porta: attraverso di esso... all'improvviso un'onda mi sommerge. Sto per annegare e so che devo nuotare forte per emergere da queste acque strane e impetuose. Chiudo gli occhi e quando li riapro mi ritrovo a galleggiare su uno specchio d'acqua.
Non so dove sono, questo nuovo mondo è diverso dal mio.
Sono stanco, ma con le poche forze che mi restano cerco di emergere da questo mare. Penso che il mio viaggio non possa terminare con una resa. Il mio unico scopo è riuscire a salvare i miei simili, la mia mente dispersa solo da questo obiettivo.
Vago per terre sconosciute e ostili. Il caldo mi soffoca e quella grande stella all’orizzonte mi brucia la pelle. Sto per arrendermi. Il mio aspetto è cambiato, la mia forma non è più la stessa. So che sono ancora io, anche se faccio fatica a riconoscermi.
Ad un certo punto, al limite della disperazione, noto qualcosa: una luce mi chiama insistentemente, mi preoccupa, ma allo stesso tempo mi affascina.
Lentamente mi avvicino.
La voce della luce si fa sempre più intensa. Il mio corpo trema.
Eccola qui!
Quella luce si impossessa di me, entra lacerandomi la pelle. Nessun dolore. Riesco a percepire serenità e armonia. Il mio corpo ha nuova energia. Mi pervade, mi scorre nelle vene, lo sento.
Sono diventato un essere nuovo.
Adesso so che posso tornare a casa. La mia gente ha bisogno di me.
Solo perdendomi ho capito come ritrovare la strada di casa e ora porto con me la soluzione al dramma che le mie persone stanno affrontando."
Back to you è un progetto fotografico dallo stile cinematografico orientato al genere fantascientifico. Attraverso un susseguirsi di immagini in sequenza vogliamo raccontare visivamente la storia del nostro protagonista che, per qualche motivo, si ritrova catapultato sulla Terra, deserta, inospitale e ostile. Ha uno scopo ben preciso, ovvero ritrovare una fonte di energia perduta, contenuta in uno scrigno che secoli prima era stato inviato sulla Terra affinché gli abitanti potessero trarne beneficio e utilizzarlo non solo come fonte di energia, appunto, ma come fonte di aggregazione e gentilezza verso gli altri. Sfortunatamente, gli esseri umani non sono stati in grado di utilizzare questa energia data loro da un altro mondo lontano. Il nostro protagonista dovrà quindi necessariamente trovarla per tornare a casa e salvare il suo mondo. All'inizio si ritrova disorientato, disperato e soprattutto si sente solo. Fortunatamente riesce a trovare il baule, a mettere la fonte di energia e finalmente a tornare a casa per salvare la sua gente e chi ama veramente.
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"I am on a mission.
My world is dying; everything around me loses life force.
Everything vanishes, and the battle for survival turns into hatred and pain.
I travel in search of a solution. I have no destination, no point of arrival. I move around, trying to capture the essence of rebirth.
There is an opening in front of me; I think it is a door: through it ... suddenly, a wave submerges me. I am about to drown, and I know I must swim hard to emerge from these strange, rushing waters. I close my eyes, and when I open them again, I find myself floating on a body of water.
I do not know where I am; this new world is different from my own.
I am tired, but with what little strength I have left, I try to emerge from this sea. I think my journey cannot end in surrender. My only purpose is to be able to save my fellow man; my mind is scattered only by this goal.
I wander through unknown and hostile lands. The heat suffocates me, and that big star on the horizon burns my skin. I am about to give up. My appearance has changed; my form is no longer the same. I know it's still me, though I have a hard time recognizing myself.
At some point, on the verge of despair, I notice something: a light is calling me insistently, worrying me, but simultaneously fascinating me.
Slowly, I approach it.
The voice of the light becomes more and more intense—my body trembles.
Here it is!
That light takes hold of me and enters, tearing through my skin. No pain. I can feel serenity and harmony. My body has new energy. It permeates me and flows through my veins; I can feel it.
I have become a new being.
I know now that I can go home. My people need me.
Only by losing myself did I figure out how to find my way home, and now I carry the solution to the drama my people are facing."
Back to You is a photographic project with a cinematic style oriented toward the science fiction genre. Through a succession of sequential images, we want to visually tell the story of our protagonist, who, for some reason, finds himself catapulted to the deserted, unfriendly, and hostile Earth. He has a particular purpose, which is to find a lost source of energy contained in a chest that centuries earlier had been sent to Earth so that the inhabitants could benefit from it and use it not only as a source of energy, precisely, but as a source of aggregation and kindness toward others. Unfortunately, human beings have not been able to use this energy given to them from another distant world. Our protagonist must, therefore, necessarily find it to return home and save his world. At first, he finds himself disoriented, desperate, and, above all, lonely. Fortunately, he manages to find the chest, put the energy source in it, and finally return home to save his people and those he truly loves.
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